Screening visivo nei bambini piccoli – bambino e famiglia

Nel frattempo, alcuni pediatri offrono uno screening oculare per i bambini che funzionano senza fastidiosi colliri. Ma quanto sono affidabili i risultati?

"Mi vedi, piccola?" Le prestazioni visive ora sono più facili da misurare

Occhiali sì o no? Uno nuovo processo promette di facilitare la diagnosi di ametropia nei bambini e di renderlo possibile dal sesto mese di vita. "Il cosiddetto vision screener può essere utilizzato per misurare, tra l’altro, l’ametropia in diottrie, l’astigmatismo e una deviazione dell’asse visivo, ovvero lo strabismo", dice il pediatra Dr. Matthias Krueger di Klingenberg am Main, che usa il metodo nella sua pratica.

Misurazione a infrarossi

Lo strumento di misura è un rifrattometro mobile, un pratico dispositivo che, a seconda del modello, ricorda un po ‘di un grande asciugacapelli, un tablet PC o una fotocamera precedente. Il principio di funzionamento è semplice e innocuo per il bambino: "La radiazione infrarossa viene proiettata nell’occhio del bambino utilizzando il dispositivo", spiega il Prof. Dr. Klaus Rüther, specialista in oftalmologia di Berlino. Per la misurazione, il bambino deve trovarsi a circa un metro di distanza dal dispositivo di misurazione e guardare direttamente al suo interno. L’esame può essere eseguito comodamente in braccio a mamma o papà. Il protocollo di screening elenca vari valori misurati che forniscono informazioni sull’ametropia, su malfunzionamenti o irregolarità della pupilla e opacità della lente dell’occhio.

Metodo indolore e sicuro

Vantaggio del metodo: non sono necessarie né gocce per dilatare le pupille né un esame manuale diretto dell’occhio. "Il dispositivo emette suoni, ad esempio il canto degli uccelli, e mostra luci colorate quali vista che disegna automaticamente il piccolo", dice Matthias Krueger. "Con i bambini irrequieti, a volte devi ripetere la misurazione alcune volte, ma poiché abbiamo solo pochi secondi per scattare una foto e poter testare entrambi gli occhi contemporaneamente, di solito abbiamo risultati che possono essere facilmente valutati, anche per quelli di età inferiore a un anno." In caso di anomalie, il bambino viene indirizzato all’oftalmologo per eseguire ulteriori test e possibilmente iniziare il trattamento.

Possibili risultati falsi positivi

Secondo il produttore, l’accuratezza della misurazione corrisponde a quella di una cosiddetta skiascopia – una valutazione del potere di rifrazione dell’occhio – che l’oftalmologo esegue con uno specchio traslucido nel caso di pupille dilatate. Tuttavia, Klaus Rüther sottolinea che i due metodi non sono comparabili sotto tutti gli aspetti. "Per determinare in modo affidabile la miopia, è necessario somministrare colliri."

L’oftalmologo nomina le imprecisioni di misura come un ulteriore svantaggio: "Alcuni bambini che sono stati classificati come bisognosi di controllo non sono evidenti al successivo esame oftalmologico." Al contrario, le malattie oculari esistenti possono rimanere inosservate, ad esempio un angolo di strabismo molto piccolo. "Questo metodo di misurazione non è quindi adatto per lo screening di massa, sebbene nel complesso trovo che il principio funzionale del dispositivo sia buono", secondo la valutazione di Rüther.

Il test serve da guida

Nonostante queste riserve, l’oftalmologo Rüther non sconsiglia categoricamente il semplice esame della vista: "I risultati non dovrebbero essere visti come una diagnosi definitiva. Anche se il test è normale, raccomando un esame oftalmologico per tutti i bambini di età compresa tra 30 e 42 mesi." E il pediatra Matthias Krueger ritiene che l’uso dello strumento di screening sia particolarmente utile se i genitori non sono esattamente informati su fattori di rischio come le malattie degli occhi nella storia familiare. "La misurazione può quindi aiutare a mostrare o escludere una possibile ambliopia, un danno irreversibile alla vista, in una fase precoce." Lo screening della visione è uno Indennità IGeL (circa 20 euro), ma alcune compagnie di assicurazione sanitaria coprono già i costi. Vale la pena chiedere.

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Christina Cherry
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